Le nostre Feste
Ognuna delle nostre tre chiese ha la festa del suo titolare: san Martino 11 novembre, santa Lucia 13 dicembre, la Madonna delle Capannelle il martedì dopo Pentecoste. In situazione normale ognuna delle tre feste ha anche qualcosa di laico che stuzzica la gola, in particolare santa Lucia porta con sé i bollenti (piadine di farina di castagne che si mangiano di solito con la ricotta, come un cannolo).
Tra le solennità liturgiche la più sentita e vissuta è la Pasqua, ed in particolare il Venerdì santo con la processione del Gesù morto, erede del “sepolcro” di Gesù, progettato alla fine dell’800 con statue a grandezza naturale dello scultore Ambrogio Celi.
Abbiamo poi i “nostri santi”, non perché nati o morti qui, ma perché con loro esiste un legame, non sempre evidente e chiaro:
San Luigi Gonzaga, patrono della gioventù (probabilmente voluto come esempio ai tantissimi bambini e giovani che abitavano in parrocchia, si festeggia il 21 giugno ed in passato era la data delle prime Comunioni;Ssant’Emidio, vescovo e martire, invocato come protettore dai terremoti, è diventato festa importante dopo il terremoto del 9 settembre 1920, terremoto disastroso che pur distruggendo e lesionando decine di case nel territorio parrocchiale, non fece nessun morto;
abbiamo poi due santi del nostro tempo che si stanno radicando nella devozione parrocchiale: santa Teresa di Calcutta (5 settembre), la santa della carità di oggi, che prolunga la santità di san Martino; e san Giovanni Paolo II (22 ottobre), il grande papa dei giovani, del Grande Giubileo del 2000, della devozione a Maria…